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Corsi di formazione

Si svolgono a distanza tramite la piattaforma e-learning collegata al nostro sito.

  1. Individuazione della tecnologia più utile a rispondere ai bisogni educativi e formativi dell’alunno non vedente.
  2. Uso di screen reader e sintesi vocale
  3. Insegnamento dell’utilizzo della tastiera
  4. Conoscenza ed insegnamento dei comandi da tastiera per: trattamento testi, esplorazione dei file e navigazione del web.
  5. Conoscenza ed insegnamento del software LAMBDA per la translitterazione del codice matematico ad uso dei non vedenti.
  6. Configurazione di opzioni di accessibilità per l’ipovisione e redazione di contenuti didattici accessibili.

Le dita volteggiano sulla tastiera ed operose leggono uno spartito privo di pentagramma con “misteriosi segni punteggiati”… Lo studio della musica offre grandi opportunità a tutti gli studenti siano essi vedenti o non vedenti. Così come per leggere un testo è necessario conoscere l’alfabeto così per leggere la musica è necessario conoscere la notazione. Se imparare a conoscere le note musicali sul pentagramma è fondamentale per approcciare allo studio della musica una persona vedente, altrettanto necessaria è la conoscenza della segnografia Braille per la musica e del corretto metodo di studio alla persona non vedente .
Considerato che “Non si può far parti uguali tra diversi” e che “La disabilità è un abito che non si dismette”, lo studente che utilizza il codice di scrittura Braille, ha il diritto di affrontare lo studio della musica previsto dall’ordine di scuola che frequenta con i mezzi più appropriati.

Un corso esaustivo che consente di acquisire quelle conoscenze tecniche, teoriche e pratiche necessarie, primariamente, per i docenti di lingue straniere che si relazionano con studenti minorati della vista.

Webinar

Si svolgono a distanza tramite la piattaforma e-learning collegata al nostro sito.

Il webinar si propone di fornire ai docenti gli strumenti per insegnare agli alunni le conoscenze e le abilità del coding. Non possiamo escludere la tecnologia dall’insegnamento, la programmazione informatica e il pensiero computazionale. La capacità di programmare farà la differenza tra chi dà ordini alle macchine e tra chi esegue gli ordini delle macchine.

Oggi gli alunni minorati della vista hanno praticamente tutta la tecnologia che serve: lettori di schermo, display Braille, software di riconoscimento caratteri, ingranditori… Ma allora perché si fa fatica a offrire un reale contesto inclusivo?

La percezione della lingua per uno studente con minorazione della vista cambia? I docenti che si informano e formano per rispondere ai bisogni formativi di tutti gli alunni fanno la differenza giacché: “Ciò che è indispensabile ad uno è utile a tutti.”. Gli alunni non vedenti non imparano le lingue perché sono più dotati, le apprendono se nel loro percorso formativo incontrano docenti preparati.

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